La simbologia del linguaggio d’amore è universale e presente da millenni in tutte le tradizioni, i testi sapienziali, poetici e religiosi. L’amore umano è infatti per poeti e maestri spirituali un riflesso dell’Amore di Dio e per Dio. In questo quinto incontro del ciclo sulle lingue sacre e i linguaggi ci faremo aiutare da due fari di Oriente e Occidente, due vette di sintesi di intellettualità, spiritualità e poesia.
Letture e commenti dalle opere del sommo poeta Dante Alighieri verranno accostate a quelle del grande santo, poeta e maestro spirituale Jalal al-Din Rumi, conosciuto anche come Mawlana, “nostro maestro”, parola da cui deriva anche il nome della confraternita contemplativa Mawlawiyya dei dervisci, da lui fondata.
Durante l’incontro, momenti di lettura di opere dei due maestri saranno accompagnati da alcuni brani musicali del Sukun Ensemble.
Per il pubblico occidentale, sarà anche l’occasione di conoscere meglio un santo della tradizione islamica che era ben più di un grande poeta, come lo era anche lo stesso Dante, i cui legami con l’Oriente abbiamo già avuto modo di accennare durante passati incontri.
L’appuntamento è come sempre di martedì, 11 febbraio alle ore 18 al Centro Culturale Dar al-Hikma di Torino (via Fiochetto 15)peril quinto incontro della 13a edizione dei “Martedì della Sapienza Islamica” promossa da ISA Academy ETS, in collaborazione con il Centro Culturale Dar al-Hikma e la COREIS Italiana.
Intervengono
Imam Yahya Pallavicini,COREIS Italiana
Prof.Giovanni Barberi Squarotti, Università di Torino
Franca Giusti, Consigliera Ordine dei Giornalisti
Modera
Mansur Baudo,ISA Academy
Con la speciale partecipazione dell’inviato della Stampa Domenico Quirico.
L’incontro riconosce inoltre i crediti formativi per i giornalisti.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Fondazione CRT, nonché il patrocinio della Regione Piemonte, del Comune di Torino, della Circoscrizione 7 e dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero, in presenza, con registrazione e pubblicazione su canale Youtube di ISA Academy ETS e Centro Dar al-Hikma.
Un mondo globalizzato dove si va sempre di più verso alcune poche lingue “franche”, uguali per tutti, o verso modi di espressione standardizzati nella comunicazione dei nuovi media, tra hashtag ed emoji, richiede nuovi strumenti culturali che aiutino a non perdersi nelle comunità virtuali, sostenendo e rinforzando il patrimonio delle comunità reali, fatte di specificità culturali, linguistiche ma anche spirituali.
Le comunità abramiche sono chiamate, nell’Islam, “genti del Libro”, in quanto fondate su Libri rivelati in lingue sacre che sono tutt’oggi alla base della vita religiosa per miliardi di fedeli, uomini e donne in tutto il mondo.
Allora, riscoprirela bellezza e complessità di questi linguaggi, così come la ricchezza delle forme d’arte basate sulla calligrafia e lelingue sacre, ma anche la poesiareligiosa, può rappresentare un’occasione per prevenire i pericoli di una conoscenza alterata dagli stereotipi e da una visione soltanto quantitativa e “misurabile” della verità e della Storia.
Conoscere e imparare a custodire questo patrimonio, riconoscendone la complessità, diventa oggi essenziale anche come antidoto al radicalismo, per contrastare quel processo di impoverimento della profondità del linguaggio che porta al letteralismo che è alla base di ogni formalismo nelle religioni.
Si prevede di accompagnare alcune delle relazioni con esposizioni di calligrafie e con spettacoli di “musica e parole”.